The Four Horsemen.
…And Justice for All è un album dei Metallica del 1988. In copertina troneggia una statua della dea della giustizia che, tirata da corde che la avvolgono, sta per crollare. Questa illustrazione è diventata una delle ispirazioni principali attorno a cui sviluppare il progetto.
Il cliente voleva tutto il braccio tatuato e aveva una serie di idee che voleva includere: il ritratto del suo cane, l’amore per la musica, in questo caso particolare rappresentato dalla copertina di uno degli album del suo gruppo preferito, che non a caso include un altro degli elementi fondamentali che voleva nel suo tattoo, la giustizia; che per lui (ma anche per molti di noi) è una virtù importantissima. Infine, il tutto doveva essere inserito in un’ambientazione gotica per rappresentare il suo stile.
Mentre mi descriveva il valore fondamentale della giustizia non ho potuto fare a meno di fargli notare che la statua dipinta su quell’album sta cadendo a pezzi, quindi non mi sembrava adatta per rappresentare la sua idea. Decisi quindi di ispirarmi ad un’altra famosa statua, quella della fontana della giustizia di Francoforte.
Mentre mi descriveva tutti gli elementi e i significati che voleva inserire nel suo tattoo mi venne subito in mente un’immagine che nella mia memoria era abbastanza gotica e surreale.
L’Esercito delle 12 scimmie
Una scena che credo di aver visto nel film L’esercito delle 12 scimmie, in cui Bruce Willis si muove in una città abbandonata.
Mentre gliela descrivevo, trovò che l’idea della giustizia che troneggia su un mondo in rovina era fantastica.
L’idea successiva fu quella di mettere i cani attorno alla statua, come se la stessero proteggendo. Infine, giusto per mettere altra carne al fuoco, voleva inserire anche dei lupi per dare l’idea di branco di cui il suo cane, ovviamente, è il leader.
Oltre a tutto questo, visto che eravamo a corto di idee e significati, mi chiese di inserire anche Cerbero.
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Un Po’ di Mitologia
Cerbero era il cane che stava di guardia all’ingresso dell’Ade (l’inferno degli antichi greci) e inizialmente non ero certo avesse molto senso con la storia che doveva raccontare quest’immagine, ma dopo una breve riflessione, vista l’ambientazione gotica e l’idea di un mondo abbandonato e in rovina mi sembrò avere perfettamente senso.
Era un po’ come dire: “Benvenuti all’inferno” e allo stesso tempo “Un mondo senza giustizia diventa un inferno”.
Dopo aver discusso tutti questi elementi nel primo intenso incontro non restava che mettersi al tavolo da disegno.
Disegno
L’immagine per quest’opera era già nella mia testa e dopo alcuni schizzi arrivai abbastanza velocemente alla bozza finale su cui sviluppare il disegno esecutivo. Inizialmente avevo avuto l’idea di realizzarlo in tonalità di blu anziché in nero ma fu un’idea che abbandonai quasi subito perché non mi sembrava adatta al disegno.
Dopo la realizzazione dell’esecutivo seguì un altro incontro, per verificare che il disegno fosse della giusta misura e tutti gli elementi fossero piazzati correttamente.
L’unica cosa che non mi convinceva e ad essere sincero non mi convince tutt’ora, è stata la sua decisione di avere il muso del cane sulla parte frontale dell’avambraccio.
In quella posizione il muso risulta deformato. Io avrei preferito sfruttare la parte esterna e piatta dell’avambraccio, ma su questo è stato abbastanza irremovibile e in fin dei conti l’opera nel suo insieme non ne risente eccessivamente.
Sedute in Successione
Il cliente era entusiasta del disegno e non vedeva l’ora di vederlo completato. Decise di sottoporsi a quante più sedute ravvicinate fosse possibile per finirlo al più presto.
Solitamente è meglio attendere che la parte appena tatuata guarisca prima di procedere con una seduta successiva, per evitare che pulendo e tirando la pelle si rischi di rovinare il lavoro fatto precedentemente, ma in questo caso il tatuaggio aveva quattro “livelli”: il teschio in primo piano e i cani in secondo piano sull’avambraccio; la statua e lo sfondo su braccio e spalla.
Quindi potevo lavorare su ognuno di questi “livelli” senza rischiare di rovinare il lavoro appena fatto sugli altri.
Perciò organizzammo due sedute in successione e altre due, sempre in successione, nella settimana seguente. Il cielo e la luna li tatuai in una quinta seduta poco meno di un mese dopo.
In meno di 5 settimane il lavoro era finito. Nessun lamento, né movimenti improvvisi, la sua determinazione per avere quest’opera nel minor tempo possibile è stata encomiabile, un guerriero.
Riguardando questo tatuaggio con il pezzo dei Metallica in sottofondo ho la sensazione di essere riuscito a tradurre in immagine non solo le richieste del cliente ma anche il feeling di quella canzone, ecco perché gli ho voluto dare lo stesso titolo.
A proposito, i Metallica sono anche il mio gruppo preferito. 😉
Guarda le immagini del processo di lavorazione qui sotto.