Drago biomeccanico. Disegno digitale per tatuaggio schiena. shuriken, copertone, pneumatico, metallico, meccanoide, biomeccanoide, originale, unico. Jerry Magni Tattoo Artist, La Decima Arte Tattoo, Bergamo, Milano, Brescia, Como, Lecco, Como, Monza, Lombardia, miglior tatuatore, bei tatuaggi, belliDa tempo pensavo di realizzare un drago che al posto delle scaglie avesse il pattern di un copertone d’automobile.

L’idea rimase a fermentare nella mia mente per qualche tempo fino a quando finalmente decisi di cominciare a sperimentare.

Fin da subito capii che il copertone aveva più senso sulla pancia invece che sul dorso del drago, per tutto il resto volevo dare a questo drago un’aspetto biomeccanico o quantomeno meccanico.

I draghi tatuati in oriente, a cui mi sono ispirato, sono spesso e volentieri corredati da fiori di ciliegio, in realtà i fiori di ciliegio nei tatuaggi giapponesi sono onnipresenti 😀

Ma trattandosi di un drago meccanico non erano il corredo adatto. Delle stelle ninja (Shuriken) erano molto più coerenti con il progetto.
Gli esagoni sullo sfondo davano quel tocco tecnologico che rendono ancora più coerente la composizione.

Anziché inserire le classiche onde, fiamme o vento tipici dei tatuaggi orientali optai per delle linee dinamiche orizzontali e infine decisi di arricchire il lavoro con pezzi di copertone che schizzano via come da un’auto da corsa in curva per rendere l’immagine più dinamica.

Non è un caso che il tipo di battistrada che ho usato arrivi direttamente dalle gomme da bagnato delle Formula Uno degli anni 70 😀

La perla è il tesoro più importante per il drago perché gli dona saggezza, energia spirituale, prosperità e potere quindi non mi sembrava il caso di reinterpretare questa parte così importante e ricca di significato per l’iconografia classica.

Riguardo ai colori la mia prima opzione era turchese per il drago e rosso per lo sfondo, con accenti luminosi giallo/arancioni, ma condividendo i progressi del mio lavoro sui social il progetto ebbe fin da subito un discreto successo e prima di completarlo venne prenotato da un ragazzo dal Friuli, quindi mi sembrava più che giusto discuterne la colorazione con il futuro proprietario.

Gli inviai una breve descrizione con i classici colori dei draghi e relativi significati; la sua prima scelta fu ovviamente per il drago più potente, quello color oro che, a quanto pare, rende immortale chi lo indossa, ma lavorare su una superfice così estesa con i gialli sarebbe stato oltre che impegnativo sicuramente poco resistente nel tempo quindi passammo al diretto discendente del drago dorato: il drago rosso.

Per lo sfondo decisi di usare un complemaentare del rosso, il contrasto tra colori complementari da all’immagine un aspetto simile a un bozzetto di design automobilistico, rendendo la mia reinterpretazione coerente con la tradizione ma al contempo unica e moderna 😉

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Il processo di lavorazione, durato circa 30 ore, qui sotto è stato condensato in 16 minuti.