Un cliente affezionato.
Dopo una manica, un polpaccio, un ritratto sulla coscia e un’aggiunta a un vecchio tatuaggio, questo affezionato cliente decise di farmi realizzare un’opera anche sulla schiena.
Come sempre, la sua idea era molto chiara: la morte con una clessidra e una lampada tra le mani.
L’idea della morte con due oggetti simili tra le mani non mi convinceva molto, quindi proposi l’unificazione dei due oggetti, facendo la clessidra con la sabbia luminosa.
In questo modo l’illustrazione sarebbe stata più armonica e interessante.
La proposta fu accettata e non restava altro da fare se non passare alla creazione del disegno.
La realizzazione presentava, però, un paio di limiti: una copertura di un vecchio tatuaggio sulla scapola destra e una scritta che il cliente voleva mantenere.
Il vecchio tatuaggio non mi preoccupava più di tanto, era molto vecchio e sbiadito, quindi non sarebbe stato difficile mimetizzarlo sotto il cappuccio della morte.
Mentre, devo ammettere, che l’idea di inglobare la scritta non mi entusiasmava. Ma nonostante ciò, circondandola con il disegno e arricchendola con un contorno in contrasto con la palette usata per il disegno, sono riuscito a renderla armonica al disegno.
Grandi aghi.
Sinceramente, pensavo che la lavorazione avrebbe richiesto molto più tempo di quanto in realtà sia stato necessario.
La grandezza del disegno, la quantità ridotta dei dettagli e le grandi campiture realizzate con aghi da 35 a 49 punte hanno sicuramente accelerato la realizzazione.
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Il ragno dimenticato.
Una volta completato il disegno, il ragazzo chiese di aggiungere un ragno. Ma a meno di farne uno gigante in primo piano, cosa che avrebbe stravolto completamente il disegno, non aveva alcun senso. Sarebbe stato troppo piccolo, inoltre non vedevo una collocazione coerente in alcuna parte del disegno, quindi l’idea fu messa da parte, ma solo fino al completamento della schiena.
Infatti, del vecchio tatuaggio che avevamo coperto, restava un dettaglio sul fianco a cui non avevamo pensato. Quale miglior occasione per rispolverare il ragno come soggetto per coprire anche quel dettaglio?
Presi le misure e con una gestione strategica delle forme realizzai il disegno.
Tempi diversi.
Se la schiena è stata realizzata in tempi relativamente record, lo stesso non si può dire per il ragno sul fianco.
Non escludo che, se la zona fosse stata meno dolorosa o se la crema anestetica avesse funzionato meglio, avrei potuto completare quel tatuaggio in una sola seduta.
Ma così non è stato.
Troppo dolore e troppo movimento, perciò abbiamo diviso la lavorazione in due sedute.
Al di la di questo rallentamento l’opera è ben riuscita e particolare, anche grazie alle idee sempre molto chiare che ha questo ragazzo riguardo ai soggetti per i suoi tatuaggi.
Qui sotto le fasi della lavorazione in immagini e in video.
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