Questo ragazzo, al suo primo tatuaggio, aveva le idee abbastanza chiare: desiderava tatuare un personaggio del videogioco Doom, integrato in una struttura biomeccanica nella quale inserire anche due simboli: il sigillo dello Slayer, tratto anch’esso da Doom, e il marchio dell’Arasaka da Cyberpunk. Il tatuaggio doveva svilupparsi dalla spalla arrivando, serpeggiando, all’interno dell’avambraccio fino al polso. Altre volte avevo ricevuto questo tipo di richiesta e devo dire che questo tipo di sviluppo non mi entusiasma molto, sia per l’effetto che ha sul corpo sia per i limiti che impone in un possibile sviluppo futuro. È comune che chi comincia a tatuarsi decida in futuro di espandere i progetti, ma lui era determinato e irremovibile.
Dal Personaggio alla Biomeccanica
Non restava che cominciare a valutare ciò che era possibile fare con la sua idea di tatuaggio. La prima cosa fu stravolgere completamente il personaggio da lui proposto: le corna del personaggio si sviluppavano orizzontalmente, ma a meno di estenderle su schiena e petto, non c’era modo di mantenerle in quel formato. Volevo anche renderlo più personale, lui fu d’accordo e mi chiese di svilupparlo come meglio credevo. Reinterpretai completamente il teschio e optai per delle corna arrotolate, come quelle di un caprone, che meglio si adattavano alla parte anatomica della spalla senza inutili invasioni su petto e schiena.
Un Tatuaggio Biomeccanico con Dettagli Unici
La parte meccanica, che lui desiderava ricca di tubi, non mi diede alcun problema, come non fu un problema inventarmi inserti circolari in cui inserire i due loghi desiderati. Il problema era piuttosto come incorniciare il disegno in modo che le meccaniche sembrassero parte integrante del braccio. Inizialmente tentai delle forme geometriche, ma l’effetto non mi convinceva, perciò scelsi un approccio più “tradizionale” fatto di piccoli tentacoli, punte e abrasioni. Entrambi eravamo soddisfatti.
Il Risultato Finale
Non restava che trasferirlo sulla pelle, operazione che fu completata in un paio di sedute consecutive, più una terza molto breve per rifinire alcuni dettagli e approfondire i contrasti. Personalmente avrei preferito fare tutto il braccio, ma il risultato finale è comunque unico e originale, anche se purtroppo, visto il tipo di sviluppo sul braccio, è complesso da riprodurre in foto come meriterebbe.
Sotto: imagini del processo di lavorazione e video del tatuaggio completato
