La ricerca dell’artista.
Questo tatuaggio a mezza manica non aveva significati particolari, era fondamentalmente un insieme di elementi che piacevano al cliente.
Il ragazzo, a dir suo, è sempre stato molto attratto dai tatuaggi ma nel corso degli anni non ha mai trovato temi e artisti in grado di stimolarlo al punto di farsene uno.
Almeno fino a quando, dopo aver messo da parte qualche soldo decise di fare il suo primo tatuaggio in modo serio.
Voleva qualcosa di esteso, particolare e unico. Facendo una ricerca online arrivò a me e decise che ero la persona adatta al compito 🙂
Tema e Soggetti
Ricordo che durante l’incontro preliminare parlammo di biomeccanici, orchidee (il suo fiore preferito) e altri soggetti possibili.
Onestamente non ricordo cosa mi o ci portò a scegliere questi soggetti particolari ma ricordo che alla fine del colloquio, per quanto non ci fosse nessuna immagine di riferimento, avevamo deciso sia la posizione che i soggetti.
Una maschera veneziana, delle orchidee, un orologio e molti ingranaggi, il tutto doveva cominciare dal colore della maschera e perdersi poi nel bianco e nero degli ingranaggi.
Prima fase di lavorazione
Non mi restava altro da fare che disegnare sperando che il mio lavoro incontrasse il gusto del cliente, cosa che, concedetemi l’autocompiacimento, mi riesce sempre e anche in questo caso il disegno preliminare fu approvato immediatamente.
Solitamente eseguo i miei lavori cominciando da una rapida tracciatura degli elementi e definendoli nel corso delle sedute successive, per quest’opera invece avevo deciso di procedere in modo sequenziale, dedicando ogni seduta a una parte ben definita del tatuaggio completandola.
La cosa funzionò solo nella prima seduta. Durante la seconda seduta dovetti però rivedere la dimensione del disegno e in particolare il posizionamento degli elementi adiacenti all’attaccatura del braccio.
Inoltre dovetti riposizionare diverse volte lo stencil prima di ottenere il risultato desiderato. Questo rubò tempo alla lavorazione e non avevo certo intenzione di affrontare lo stesso tipo di stress nella seduta successiva.
Perciò decisi di tracciare tutto quello che eravamo riusciti a posizionare e lasciare la colorazione alla seduta successiva.
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Seconda fase di lavorazione
Ma per la terza seduta il cliente mi chiese di finire la tracciatura di tutto il tatuaggio invece di procedere con la colorazione. Onestamente non so a cosa fosse dovuta la richiesta e non mi preoccupai di chiedere, la cosa non mi procurava alcun tipo di problema, pertanto decisi di soddisfare la sua richiesta.
In fondo lasciare la colorazione alle sedute successive mi permetteva di liberarmi in anticipo dello stress dello stencil e delle linee.
Nella terza seduta cominciai la colorazione dei fiori, contavo di poterli finire in un’unica seduta ma non fu così. Con alcuni clienti succede di avere affinità e ci si ritrova a perdere troppo tempo chiacchierando invece di lavorare e questo era uno di quei casi.
Nella quarta seduta lavorammo un po’ di più e riuscimmo a concludere i fiori, ma il grosso progresso riuscimmo ad ottenerlo nella successiva seduta.
L’ultima seduta fu interamente dedicata al completamento delle sfumature degli ingranaggi. In lavori di queste dimensioni spesso mi ritrovo a dover/voler fare qualche ritocco, ma in questo caso nessun lavoro di ritocco è stato necessario, grazie alla cura esemplare che il cliente ha dedicato al proprio tatuaggio.
Inizialmente avevo pensato di intitolare l’opera Tempo di Primavera, il carnevale veneziano è verso la fine dell’inverno, i fiori sbocciano in primavera, l’orologio è simbolo del tempo.
Lo so era un’idea banale e quindi ho deciso di cambiarla in Steampunk Carnival, non perché abbia chissà quale significato, anzi credo sia altrettanto banale ma ha un suono più esotico 😛
Guarda le immagini del processo di lavorazione qui sotto.