Tatuaggio Biomeccanico su Gamba
Resoconto del processo di lavorazione di un tatuaggio biomeccanico a tutta gamba.
Un cliente soddisfatto è sempre una soddisfazione, un cliente che ritorna è una soddisfazione più grande, ma un cliente che osserva il tuo percorso, ti segue e alla vista di un tuo esperimento ti dice “lo voglio” ti da una soddisfazione ancora più grande.
Da qualche tempo stavo sperimentando un nuovo stile per i miei biomeccanici, l’intenzione era di abbandonare il vecchio stile, ricco di elementi, tubi, parti meccaniche e organiche ecc. Per spostarmi su qualcosa di più astratto fatto di superfici più grandi, che seguano l’andamento del corpo in modo più elegante e con giochi di luce e colore più elaborati.
Ero all’inizio del mio percorso in quella direzione, i miei disegni non erano ancora opere pronte da tatuare ma semplici studi.
Questo ragazzo mi disse che aveva l’intenzione di fare un biomeccanico sulla gamba e voleva qualcosa di molto particolare.
Era decisamente arrivato nel momento giusto. Gli spiegai il percorso che avevo intrapreso e gli mostrai alcuni studi da cui avremmo potuto sviluppare l’opera.
Tra i tanti studi uno in particolare lo colpì. Per lui era già suo. In effetti le forme si adattavano alla sua idea, dovevo solo sviluppare ulteriormente il disegno ma nemmeno più di tanto. Poche modifiche, qualche aggiunta, un adattamento alle dimensioni della sua gamba e avremmo potuto partire.
Uno stimolo per il futuro
L’inizio di questo tatuaggio biomeccanico insieme all’entusiasmo di questo ragazzo furono un’importante stimolo per proseguire nel mio lavoro di ricerca e sviluppo.
Di lì a pochi mesi realizzai decine di progetti biomeccanici con il mio nuovo stile a cui affiancai un nuovo modo di esporre i miei lavori, una tecnica che successivamente è sfociata in un paio di tutorial venduti dalla compagnia americana Tattoosmart.com
Alcuni di quei lavori trovarono quasi subito dei clienti interessati. Alcuni finalizzarono il progetto, pochi altri per motivi personali dovettero rinunciare.
Fu un lavoro di ricerca intenso i cui frutti sono visibili in una delle gallerie del mio sito
La ricerca ha avuto uno stop a causa di altri impegni ma presto ricomincerò con lo stesso entusiasmo.
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Tecnica e stile
Chi mi conosce sa che adoro i biomeccanici e sa che li ho quasi sempre eseguiti a mano libera, ma non questa volta, non per i miei nuovi lavori e non per questo.
Avendo un disegno da seguire non avrei corso il rischio di perdermi nel mio tecnicismo esagerando con elementi e dettagli, un “rischio” in cui avrei potuto cadere facilmente lavorando a mano libera su una gamba che, all’incirca, ha un’estensione pari a due schiene.
Avevo però un problema da risolvere, per stendere il colore in modo uniforme e soprattutto velocemente, su aree così estese avevo bisogno di aghi di grandi dimensioni.
Purtroppo le cartucce, che uso ormai da anni, non superano la formazione di 27 aghi. Troppo piccole per riempire vaste aree di colore velocemente.
Perciò dovevo trovare una macchina che lavorasse con gli aghi standard e mi serviva una rotativa.
Da qualche anno ho problemi di tendinite, causata dall’uso prolungato delle vecchie macchine a bobina, risaputamente pesanti. Certo ci sono macchine leggere in alluminio, ma dopo essere passati alla silenziosità delle rotative sfido chiunque ad aver voglia di tornare alle rumorosissime bobine.
La mia ricerca è durata qualche mese, mentre stendevo le linee e le sfumature in grigio, ordinavo e provavo diverse macchine – che ho poi recensito su youtube – fino a quando trovai la macchina adatta, ha ancora qualche problema di vibrazione e di rumorosità ma fa il suo dovere e ad essere onesti, non è certo facile eliminare vibrazioni e rumorosità quando si fa girare una formazione di 39 o 49 aghi.
Questo lavoro quindi non è stato solo una ricerca stilistica ma anche tecnica sia nella fase di preparazione del disegno che di realizzazione su pelle.
La pazienza è la virtù dei forti
Le sedute per questo tatuaggio biomeccanico erano abbastanza distanti l’una dall’altra, includendo pause estive di oltre 4 mesi. Ce la siamo presa decisamente comoda per arrivare alla fine di quest’opera, ma anche cercando di stringere i tempi non è decisamente possibile realizzare un tatuaggio di queste dimensioni in poco tempo.
Nessun lavoro di qualità può essere realizzato in poco tempo. Chi si accontenta di lavoretti fatti velocemente non indossa bei tatuaggi o, nel migliore dei casi, indossa una serie di adesivi piazzati sul corpo alla rinfusa.
Quest’opera mi ha dato modo di crescere tantissimo come tatuatore e non solo, ma se non c’è niente di meglio di un cliente che ti segue e ti lascia lo spazio per sperimentare che dire di un cliente che decide di proseguire un lavoro del genere su tutto il torace e sulla schiena?
To be continued 😀 😀
Qui sotto le immagini del processo di lavorazione e il video del tatuaggio guarito.