Marte e Venere.
La maggior parte dei miei clienti sono maschi, un po’ per la dimensione dei lavori che eseguo, poco comuni tra il gentil sesso come i temi più comuni dei miei lavori, tendenzialmente abbastanza aggressivi e ultimamente sempre più biomeccanici e in genere più richiesti dal pubblico maschile.
C’è stato un tempo però in cui la clientela si divideva in modo eguale se non addirittura più femminile che maschile. Un tempo in cui disegnavo e tatuavo parecchi fiori, fate e soggetti decisamente più richiesti dal gentil sesso.
Man mano che il mio portfolio si è riempito di temi più adatti ad una richiesta del popolo di Marte, le richieste di Venere si sono ridotte.
Ciò non significa che non sia disposto a tali richieste, anzi, ma tant’è, l’attuale tendenza è questa.
Ritorno al Passato
Quindi avere una cliente che desiderava delle rose e delle farfalle è stato un po’ come tornare indietro nel tempo. Effettivamente mi sembra siano passati anni dall’ultima rosa che ho tatuato e ancora di più dall’ultima farfalla.
In questo caso si trattava di un underbust, tipo di tatuaggio che, tra le migliaia di tatuaggi che ho realizzato mi è capitato poche volte di fare e, se non ricordo male sono cose che risalgono al mio soggiorno canadese.
Si trattava quindi di creare una composizione adatta alla zona.
Fortunatamente mia madre ha diverse aiuole ricche di rose, perfette per crearsi un archivio originale di documentazione adatta a queste richieste, bypassando le solite immagini fornite dai motori di ricerca.
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Tatuarsi fa male?
Dipende dalla zona, dalla soglia del dolore individuale e da altre variabili del tutto individuali, ma se decidi di tatuarti un underbust si, fa male, la zona è molto sensibile e le ragazze in genere hanno una pelle più sottile e sensibile.
Perciò abbiamo dovuto dividere la lavorazione in tre sedute.
Con pazienza e stingendo i denti siamo arrivati al risultato finale che puoi vedere in questo post.
