Un luogo comune, che ho riscontrato in molti paesi in cui ho viaggiato e che riguarda la categoria dei tattoo artist è che, a quanto pare, “se la tirano!”, si atteggiano, non sono umili ecc.
Credo che essere umile non significa essere compiacenti con chiunque.

Umile non è chi non riconosce le proprie capacità, ma chi non ne fa il centro di ogni conversazione e soprattutto sa riconoscere che c’è sempre spazio per migliorare.

Che il tattoo artist sia “una figa di legno” può anche essere vero ma in genere quest’atteggiamento si può trovare in tutte le categorie.
Ma visto che il tattoo artist è diventato la figura carismatica che i media hanno deciso dovesse essere, è ovvio che riceva più attenzione di altre figure come, l’idraulico, il meccanico o il dentista.

Ma perché questa persona tende ad ignorare alcune (o molte) persone con fare annoiato?
Credo sia per lo stesso motivo per cui ogni volta che una ragazza sente un “ciao bella” nemmeno si gira! Solo per un “ciao bella”  dovrebbe fermarsi almeno dieci minuti a conversare e magari dare il suo numero di telefono?

Siamo realisti, una bella ragazza, dall’adolescenza in avanti, quante volte si è sentita dire una frase del genere? Decine di volte al giorno. Probabilmente migliaia di volte in una vita. Quando finalmente nel weekend esce per divertirsi un “ciao bella” può veramente bastare per attirare la sua attenzione? Dovrebbe davvero dar retta a tutti quelli che le fanno un complimento?

Siamo seri, quella “povera” ragazza ha una vita e ha giustamente attivato dei filtri attraverso cui ignorare persone inutili alla sua esistenza, nonostante i complimenti che sicuramente appagano il suo ego.

Ora basta applicare lo stesso ragionamento al Tattoo Artist.
Il tatuaggio è uno dei movimenti culturali più in voga da parecchi anni.

In una settimana, anche il più infimo dei tatuatori, riceve decine di telefonate, email, messaggi sui vari social network, vede numerose persone con cui discute, valuta e crea lavori.

Quando finalmente arriva il weekend e decide di uscire per rilassarsi, appena entra in un locale, avendo tatuaggi più estesi e visibili, attira immediatamente l’attenzione.

Gente maleducata gli mette addosso le mani per vedere i suoi tatuaggi, altri cominciano a bombardarlo di domande, solitamente del tipo: “Questo tatuaggio me l’ha fatto un amico, tu quanto lo faresti pagare?”. “Quanto mi fai pagare per un tatuaggio?”. “Vorrei fare un tatuaggio da qui a qui, cosa ne dici?”. “Questo l’ho fatto in quello studio, è fatto bene?”. “Vorrei coprire questo tattoo, si riesce?” ecc. ecc.

Se il poverino dovesse dar retta a tutti la sua serata di riposo diventerebbe una delle giornate lavorative più intense di tutta la settimana e quasi sicuramente una delle più infruttuose.

Di perditempo è piena l’aria e il tattoo artist esperto, nonostante sappia benissimo che un rapporto di lavoro può nascere ovunque, ha imparato bene che una persona veramente interessata, probabilmente approfitta dell’occasione per esprimere velocemente un’idea, chiede il biglietto da visita e lo lascia a godersi la sua serata in attesa di discutere il suo progetto in luogo più appropriato: lo studio!

Immaginiamo se un dentista ogni volta che va in un locale per godersi una serata si ritrovasse intorno un numero indefinito di persone avide di informazioni: “A quanto me lo faresti un ponte?”. “Quanto costa un’otturazione?”. “Guarda qui, credo di avere una carie..”.

Oppure immagina come sarebbe la vita di un proctologo :’D

Quindi, prima di pensare che il tatuatore (o altre figure professionali) se la tira, sarebbe bene fare l’esercizio mentale proposto qui sopra.

Mettiamoci nei suoi panni e capiremo che serve qualcosa di più interessante di “Quanto mi fai pagare per…” Per avere la sua attenzione. Esattamente come ci si deve inventare qualcosa di più interessante di un “Ciao bella” per attirare l’attenzione di una bella ragazza!

Se interessati ai suoi lavori o ad una consulenza, andiamo a trovarlo in studio 😉

Buon tatuaggio a tutti.


Sei interessato a questi argomenti? Iscriviti alla mia newsletter 😉


SalvaSalva

SalvaSalva

SalvaSalva